“Il caldo torrido accolse le due squadre al loro arrivo allo stadio. Tutti i tifosi erano gia stipati l'uno contro l'altro nella calca delle tribune, loschi individui senza respiro, ebbri nani dalle barbe lunghe, ma anche popoli di tutte le razze erano giunti per assistere a questa finale.
Ognuno dei team si era giunto sino a qui dopo un lungo ed insidioso cammino, irto di difficoltà e momenti esaltanti ed ora erano pronti a giocarsi tutto questo e molto di più in 16 fatidici turni di gioco.

I nani erano pronti da tempo oramai temprati alle battaglie contro il male e sicuri dei propri mezzi, i non morti dal canto loro ostentavano quell'impassibilità propria della loro condizione, ma ad occhio attento non sarebbe sfuggito un leggero ghigno sul loro volto, stavano tramando qualcosa.

I Guardiani della Botte da sempre ligi alle regole e rispettosi del fair play avevano quel giorno deciso di ricorrere all'aiuto del loro maestro delle rune che per l'occasione appose una magica runa sulle scarpette di PeèVeloce, il mitico runner di tante vittorie, che gli avrebbe donato una velocità ancora maggiore.

Tutto era pronto, le squadre iniziano a scendere in campo. Dapprima i nani si dispongono pronti a ricevere l'offensiva del male. Una volta schierati sul campo iniziano ad entrare le legioni dei non morti. Di colpo l'atmosfera cambia, il caldo torrido lascia il posto ad un mite e sinistro venticello, la morte stessa è scesa in campo e con stupore dei nani è ancora una volta il conte ad incarnarne le spoglie!

La partita inizia di colpo, i nonmorti cercano un varco sulla sinistra, ma i nani tengono duro e non si scompongono. Nel turno sucessivo il portatore di palla portatosi troppo avanti viene buttato a terra dal prode troll slayer che permette così a Piè veloce di raccoglierla e di scattare con le sue magiche scarpette verso meta. Ogni tentativo di riprenderlo sarà inutile. 1 a 0 per i nani!

Il male è ferito ma non demorde, si sà, il tempo gioca dalla sua parte. Si riposiziona in campo e al quarto turno tenta di nuovo di sfondare l'ardua difesa dei nani. Questi difendono bene, soprattutto sulle fascie, ma priprio al cuore colpirtà il ghoul avversario. Dopo una serie di blocchi riescono a crearsi un flebile passaggio al centro dove con straordinaria abilità (e fortuna!) riesce ad infilarsi la Vedova Nera.

La rincorsa di un longbeard si traduce in un nulla di fatto (doppio teschio) e così nulla può fermare l'avanzata che portarà il risultato alla fine del primo tempo sull' 1 a 1.

Secondo Teampo.
Palla ai nani, decisi a segnare la metà della sicurezza. Qualcosa però si muove tra gli spalti, una bagarre di tifosi incappucciati inizia una serie di disordini che sfocerà in una invasione di campo. Nere figure ammantate di nero colpiranno i nani già schierati sul campo e ne metteranno fuori uso 2 ferendone gravemente altrettanti.
La palla cade sulla fascia opposta a quella dove sta l'ormai ridotta formazione nanica ed ora tocca a loro. Disperati cercano di ripiegare sulla fascia sinistra ma nel tentativo di correre a coprire la palle il blitzer Alito di Drago inciampa (doppio 1) e lascia così ai nonmorti l'iniziativa.

Il conte sogghignando compie due passi e si impossessa della palla, il suo ghigno di soddisfazione non lascia presagire nulla di buono per i nostri piccoli amici barbuti. La palla stazione per 2 turni in mezzo al campo con i nani che cercano in ogni modo di riprenderla, ma nulla da fare, La vedova Nera riesce ad impossessarsene e scatta verso la linea di meta, dove però attua la sua micidiale strategia. Attende paziente lo scorrere del tempo perchè sa che i nani non potranno recuperare questa meta se lei segnerà allo scadere del secondo tempo. I nani in ogni modo, ancora in inferiorità numerica e scossi dalla situazione oramai critica cercano di forzare la squadra avversaria a fare meta. Ma sia il tentatovo di Medieavolontà (doppio teschio), sia l'ultimo disperato blitz di Pièveloce non sortiranno effetto e il male spietato portatosi sul 2 a 1 alla fine della partita, può così aggiudicarsi il trofeo e la gloria.

Ai nani non resta che rimuginare sui propri errori e su quel fato che per tanto tempo a loro favorevole gli ha voltato le spalle nel momento decisivo. Anche queste sono prove, e i Guardiani della Botte sono disposti ad accettarle.
Il nuovo torneo sta per avere inizio e noi saremo li, in prima fila a difendere ancora una volta la bandiera della luce.

Arlecchino”