"Le sue orecchie erano enormi, tentacolate e percorse da un osceno reticolo di venature, la proboscide terminava in un grosso disco lucido, di circa trenta centimetri di diametro... Le zampe anteriori erano rigidamente piegate all'altezza del gomito e le mani, mani umane, erano posate sulle cosce, con i palmi rivolti verso l'alto. Le spalle erano larghe e squadrate, e il torace e il ventre rigonfio erano protesi in avanti, a far da cuscinetto alla proboscide."
CULTO: Chaugnar-Faugn, venerato dagli Tcho-Tcho dell'altipiano di Tsang, in Asia, dimora in una grotta di montagna, sorvegliato giorno e notte da schiavi vagamente umanoidi, i quali gli tributano rituali talmente blasfemi che nessuno oserebbe descriverli. Per la maggior parte del tempo, il Grande Antico resta immobile sul piedistallo, come un grottesco idolo. Di notte, però, talvolta si scuote dal suo torpore e divora avidamente una vittima sacrificale, o chiunque abbia la sventura di essere presente. Anche di giorno, tuttavia, può scendere dal piedistallo per far scempio di chi osi profanare il suo tempio. L'apice della proboscide, a forma di disco, è un organo particolare, col quale la creature succhia il sangue delle sue vittime; inoltre, quando il mostro poggia il disco su una ferita, ne rende impossibile la guarigione.
Morto nella partita contro gli I Hate Chaos Dwarves dopo 2 ferite gravissime, sulla prima il medico sociale è riuscito ad intervenire prontemente, ma a seguito della seconda non ha potuto fare altro che constatare il decesso.