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"E' immobile sopra la balconata. Non ha volto ed è alto il doppio di un uomo. Indossa scarpe a punta e una tunica sbrindellata, dai colori fantastici ed indescrivibili; in testa ha un cappuccio, dal quale pende un fascio di seta. A volte si manifesta come essere alato, altre circondato da un mistico alone."
Oltre a come descritto sopra, il Re in Giallo può manifestarsi in forma d'uomo, col volto coperto da una pallida maschera e vestito di abiti logori e strappati, gialli oppure policromi. I brandelli della veste non sono altro che estensioni del suo corpo, mentre la Maschera nasconde gli orrendi pseudopodi facciali.
CULTO: i suoi adoratori vivono in genere isolati come eremiti: si tratta per lo più di artisti o poeti impazziti a seguito della lettura dell'inquietante poema intitolata appunto "Il Re in Giallo" e che, ispirati dalla sua crudele bellezza, danno vita a opere d'arte dalle quali trapela tutto il senso di disperazione per l'insignificante esistenza ed esperienza dei comuni mortali.
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