Comparso in una notte senza luna, Gorgoroth è un potente Vampiro che ha deciso di calcare i campi di Blood Bowl per poter gustare sangue ogni giorno diverso (anche se purtroppo il suo preferito rimane quello dei suoi compagni succubi). E' il fondatore e leader incontrastato dei Violence Counts.

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Primo Count a guadagnare SPP
Primo Count a diventare esperto (6 SPP)
Primo Count a diventare veterano (16 SPP)
Primo Count per SPP (20)

Ancora non è chiaro a Ravenloft perchè undici esseri viventi debbano essere così incauti da affrontarlo in campo aperto in piena notte, apparentemente senza paletti di frassino nè collane d'aglio. Comunque, contenti loro...

Un tempo famoso campione di Blood Bowl nel campionato del Reikland, Varkarad ha scelto il campo di gioco come nuova dimora per la sua vita immortale. Varkarad gioca con l'unico scopo di incontrare sul campo colui che l'ha ucciso, molti anni fa, in un contrasto violento. E per l'assassino, quello sarà il momento di pagare i conti -letteralmente- col sangue.

Tanthallas era un giovane maldestro e incapace, che sognava di diventare una Star. Diceva spesso, agli amici, di morire dalla voglia di giocare a Blood Bowl. Una notte rientrando a casa incontrò Gorgoroth, il quale gli propose uno scambio che significava esattamente questo: morire per giocare. Tanthallas accettò, ottenendo una morte immortale, forza e agilità sovrumane, e il posto in prima squadra nei neonati Violence Counts.

Kharrok si è annoiato della sua millenaria esistenza passata senza fare niente. Così si è arruolato nei Violence Counts come membro anziano, per mostrare ai patetici esseri che calcano la terra la vera potenza di un Signore della Notte.

La sconfitta è amara. La vittoria è dolce. Bere vittoriosi il sangue di uno sconfitto, a rigor di logica, non può che essere il più grande piacere che esista. Questo semplice ragionamento ha portato Slyardach ad avvicinarsi al Blood Bowl, un'invenzione molto comoda per un Vampiro assetato di sangue. Se non altro, le migliaia di ignare vittime che inconsapevolmente gli si offrono sugli spalti sono un incentivo convincente.

La vita di un succube è decisamente faticosa. Per riprendersi da tutto il sangue perso, non si può fare altro che mangiare bistecche e bere molto vino rosso. Fortunatamente, a Celgor piacciono entrambe le cose, e farsi prosciugare dai suoi Padroni è per lui un prezzo ragionevole da pagare.

Per Carach il Blood Bowl significa corsa. Per inseguire gli avversari, per avventarsi sulla palla, o più spesso per fuggire dai suoi compagni Vampiri che cercano di ucciderlo.

Quincey porta sul corpo i segni della furia di un Vampiro, che ha deciso di farne il suo pasto nel bel mezzo di un match. Stoicamente, cerca di resistere al dolore e di continuare a fare la sua parte in squadra.

Renfield è un pazzo. Soltanto un folle, infatti, potrebbe arruolarsi volontario in una squadra di Vampiri. Per lui essere uno dei Violence Counts, invece, è un grande privilegio. Vuole comprarsi l'immortalità, e spera che le sue prestazioni sul campo convincano i suoi Signori a fargliene dono. Fino a quel momento, donerà il suo sangue alla causa.

Un tempo audace cacciatore di Vampiri, ora Van Helsing è schiavo di Gorgoroth, che lo sconfisse quando ancora solcava il mondo sotto il nome falso di Vlad Drakul. Van Helsing non ricorda assolutamente nulla del suo passato, ed è felice ogni volta che può compiacere il suo Signore. Per questo, gioca a Blood Bowl con una grinta e una ferocia limitate soltanto dalle sue precarie condizioni fisiche (dovute al numero esagerato di salassi a cui è sottoposto prima, durante e dopo gli allenamenti).