La più grande sfortuna per un Grande Kapo Orko?
Mettersi nelle mani di uno stregone goblin!
E' quanto è accaduto a Conan, il quale aveva semplicemente chiesto al suo consigliere Tontino Poco di fargli crescere la forza prima di un match contro i Lavino Dragonfly per spezzare un po' più ossa. Ecco, ovviamente qualcosa non ha funzionato, e così Conan si è ritrovato pischello, senza forze e bistrattato da tutti i suoi precedenti sottoposti....

Incazzato e depresso ha riunito un clan di sfigati (gli stessi che da buon Orko prima malmenava) e li ha costretti ad entrare nel suo nuovo team, sempre alla ricerca di un occasione di trucidare chiunque abbia a che fare con la magia.

Il sogno nascosto, ma non troppo, di Conan è poter un giorno affrontare i suoi vecchi compagni di squadra e dimostrare loro che è ancora il più forte nonchè degno di rispetto (e qui ovviamente i suoi sogni sfociano nell'utopia...!)

Fin da piccolo ha sofferto di una grave forma di mania di persecuzione: era convinto che le lumache rosse dell'orto lo inseguissero per mangiarlo. Suo padre, sconsolato, a 10 anni, lo portò dallo psicologo per aiutarlo e questi consigliò di fargli fare un po' di sport per rafforzarlo fisicamente e incattivirlo.
Il padre quindi decise di iscriverlo ad un squadra di Bloodbowl: l'ingenuo era in questo modo sicuro di risolvere tutti i suoi problemi. Supplicò l'allenatore di farlo entrare nella cechia interna degli Squadroni della Morte, la crema della squadra che poteva portare in campo armi di ogni tipo, e riuscì nella sua opera di convinzione (furono convincenti soprattutto i 100 bigliettoni che il padre scucì)!
Ma al momento di scegliere l'arma l'amara realtà pose fine el sogno di un genitore amoroso: l'arma segreta fu un Pogo Stick....